Vangelo e Meditazione della IV DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A

Vangelo e Meditazione della IV domenica di Avvento
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Vangelo e Meditazione della IV DOMENICA DI AVVENTO – 22 DICEMBRE – ANNO A a cura di Don Giacomo Equestre.

Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, della stirpe di Davide.

Dal Vangelo secondo Matteo 1, 18-24

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.

Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.

Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa.

Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”.

Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

Parola del Signore

Meditazione


Tra i testimoni d’Avvento e ci accompagnano al Natale, entra Giuseppe, uomo giusto che sogna e ama, non parla e agisce.

Prima che andassero a vivere insieme Maria si trovò incinta.

Sorpresa assoluta della creatura che arriva a concepire l’inconcepibile, il proprio Creatore.

Qualcosa che però strazia il cuore di Giuseppe, che si sente tradito.

Ed entra in crisi: non volendo accusarla pubblicamente pensò di ripudiarla in segreto.

Vive il conflitto tra la legge di Dio che ribadisce più volte: toglierai di mezzo a te il peccatore e l’amore per quella giovane donna.

Giuseppe è innamorato di Maria, non si dà pace, continua a pensare a lei.

Mentre stava considerando queste cose, ecco in sogno l’angelo… Giuseppe, mani indurite dal lavoro e cuore intenerito e ferito, non parla ma sa ascoltare i sogni che lo abitano: l’uomo giusto ha gli stessi sogni di Dio.

Giuseppe fece come gli aveva detto l’angelo, sceglie l’amore per Maria.

Giuseppe prende con sé Maria e il bambino, quel figlio che non ha generato, di cui però sarà vero padre perché lo amerà, lo farà crescere, lo farà felice, gli insegnerà il mestiere di uomo, e a sognare, e a credere nell’amore. Giuseppe non ha sogni di immagini, ma sogni di parole.

Un sogno di parole è offerto anche a tutti noi: è il Vangelo.

E sono offerti angeli: in ognuna delle nostre case Dio manda i suoi messaggeri, come in quella di Maria; invia sogni e progetti, come in quella di Giuseppe.

I nostri angeli non hanno ali, sono le persone che condividono con noi pane e amore; vivono nella nostra casa ma sono messaggeri dell’invisibile e annunciatori dell’infinito: angeli che nella loro voce portano il seme della Parola di Dio.

Vangelo e Meditazione di Don Giacomo Equestre

Foto: Rossi Pasqualino (1679), Sogno di San Giuseppe

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Author: Don Giacomo Equestre