Alberi sempreverdi alleati contro l’inquinamento

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Uno studio del Global Centre for Clean Air Research (GCARE) dell’Università del Surrey, a Guildford (Inghilterra), ha scoperto che gli alberi sempreverdi con foglie più piccole catturano meglio e rimuovono in minor tempo le particelle di inquinamento. Non solo, secondo gli esperti queste foglie le trattengono quando c’è vento e le lasciano andare con la pioggia, che può trascinare l’inquinamento a terra in modo sicuro. Lo studio è stato pubblicato su Science of the Total Environment.

Perché gli alberi sono fondamentali in città?

Oltre a convertire il carbonio in ossigeno attraverso la fotosintesi, gli alberi in città sono in grado di assorbirlo, riducendo il cosiddetto “effetto serra”. Ma sono anche degli ottimi filtri per l’aria che respiriamo perché trattengono, tramite le foglie, il tronco e le ramificazioni, inquinanti dannosi per la nostra salute come il particolato atmosferico. Gli alberi riducono anche lo stress, perché attenuano il rumore del caos cittadino, e purificano le acque piovane. Inoltre, le loro radici fitte rendono più stabili i terreni, limitando il rischio di frane e mitigando gli effetti di alluvioni e allagamenti. Un altro aspetto da non trascurare è il la loro capacità di rinfrescare l’aria permettendo, se posizionati in prossimità di edifici, di ridurre il consumo di aria condizionata. In questo modo si riduce l’impatto delle attività umane sull’esacerbazione del riscaldamento globale, ma si aumenta anche il risparmio energetico ed economico. Infine, gli alberi ospitano diverse specie animali, divenendo un prezioso rifugio per numerosi volatili.

Lo studio

I ricercatori hanno posizionato dieci alberi sempreverdi sull’A3 a Guildford, dove passano circa 80.000 veicoli al giorno, cercando di comprendere quale catturasse meglio gli inquinanti.   Si pensava che foglie con superfici più ruvide e peli minuti catturassero più inquinanti, ma in realtà sembra che a contare siano le dimensioni e la forma.

Tra quelle studiate, il tasso ha rimosso la maggior parte dell’inquinamento atmosferico. I tipi di foglie più efficaci sono risultate essere quelle a forma di punteruolo trovate, in particolare, sul cedro giapponese e sul cipresso di Lawson.

Conclusioni

Bisogna dunque scegliere consapevolmente quali piante includere nei progetti di piantumazione evitando di utilizzare, ad esempio, alberi decidui, che perdono le foglie in inverno, quando la qualità dell’aria cittadina peggiora. Infine, è importante tutelare gli alberi alla luce delle numerose funzioni benefiche che svolgono per la nostra salute e quella di altre specie viventi, ma soprattutto per la loro capacità di mitigare parte della nostra impronta sul pianeta, che da più di un secolo sta portando a un surriscaldamento globale senza precedenti.

Author: Alessandra Romano

Alessandra Romano nasce a Napoli nel 1999. Laureata magistrale in Comunicazione Scientifica Biomedica e con un master in Giornalismo scientifico presso l'Università degli studi di Roma "La Sapienza". Scrive articoli per riviste e blog scientifici.