MISERIA E NOBILTA’ all’Augusteo, in scena la tradizione napoletana di Scarpetta con la regia di Luciano Melchionna

MISERIA E NOBILTA' all’Augusteo, in scena la tradizione napoletana di Scarpetta con la regia di Luciano Melchionna
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Anteprima nazionale per la tradizione napoletana di Eduardo Scarpetta “Miseria e Nobiltà”, sulla scena del Teatro Augusteo fino a domenica 1 dicembre 2024, con la regia di Luciano Melchionna che ha curato anche l’adattamento scenico. Massimo De Matteo nel ruolo del protagonista lo scrivano Felice Sciosciammocca. Adattamento a cura di Lello Arena e Luciano Melchionna.

Si apre la prima scena con un ambiente squallido, che rimane così per tutta la prima parte, costituito da impalcature di ferro che creano spazi e passaggi attraverso i quali i personaggi si muovono da un punto all’altro in una suddivisione di zone che danno l’idea che quella possa essere un’abitazione, solo perché provvista di alcuni accessori utili per una vita domestica. Un allestimento nuovo, molto originale, ricco di suggestione visiva, che richiama anche il lato comico della vicenda.

Felice Sciosciammocca, (nel ruolo il già citato Massimo De Matteo) la celebre maschera di Eduardo Scarpetta, costretto dalla povertà più stretta a convivere in un sottoscala con il figlio piccolo e l’attuale perfida moglie insieme al carissimo amico Pasquale e alla sua famiglia. In mezzo alla desolazione più cupa e alla fame più stringente, un’occasione di salvezza si presenta quando il giovane nobile Eugenio Favetti, innamorato di Gemma, figlia di Gaetano, un cuoco arricchito, chiede a Pasquale di aiutarlo a mettere su una farsa per convincere il padre della fanciulla ad acconsentire al matrimonio.

In questa messa in scena verranno coinvolte anche le rispettive famiglie di Pasquale e Felice.
La situazione si complicherà perché anche il vero Marchese Favetti è innamorato della ragazza, alla quale si presenta sotto le mentite spoglie di Don Bebè. Alla fine di numerose divertenti peripezie ed equivoci, le bugie verranno scoperte ed usciranno fuori molte verità.

Miseria e Nobiltà di Luciano Melchiorra al di là dell’aspetto drammaturgico, é una commedia emozionante e contemporanea. Il copione teatrale è un grande specchio attraverso cui riflettere sui problemi che affliggono la nostra società, come la povertà, la fame. La stessa fame che oggi è presente nella nostra società: fame di cibo, di presenza, di fame di apparire, di essere qualcuno che non si è.

L’ideazione scenica, già citata, di Luciano Melchionna crea fondamenta solide all’intera opera drammaturgica: lo scantinato, la divisione degli spazi, il sopra e il sotto si confonde, il mondo sotterraneo dalle cui botole i personaggi della farsa fanno il loro ingresso in casa di Gaetano, come fuoriuscendo direttamente dal loro scantinato, mentre tutti gli altri personaggi utilizzano l’ingressi principale, ogni aspetto è perfettamente integrato e connesso all’altro nella creazione di immagini coinvolgenti e indimenticabili perché raccontano della condizione umana, dei migliori e dei peggiori momenti dell’esistenza umana.

Locandina di Miseria e Nobiltà

Questo adattamento di Miseria e Nobiltà con Massimo De Matteo un cast straordinario di attori, tra cui Raffaele Ausiello, Chiara Baffi, Marika De Chiara, Andrea De Goyzueta, Renato De Simone, Valentina Elia, Alessandro Freschi, Luciano Giugliano, Irene Grasso, Daniela Ioia, Raffaele Milite, Fabio Rossi. Una serie di personaggi bellissimi che rappresentano la grande storia della diversità umana della Napoli di fine Ottocento.

Le scene sono di Roberto Crea.
Produzione Ente Teatro Cronaca e SGAT Napoli (Gruppo Augusteo). Costumi Milla, musiche Stag, assistente alla regia Francesca Pelella.

Info: 081 414243 / messaggi whatsapp 333 2651481
botteghinoaugusteo@gmail.com

Articolo e foto di Dora Chiariello


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Author: Redazione