L’autunno è la stagione che evoca un senso di decadenza. Le temperature si abbassano, le serate diventano fresche, e si ritorna alla routine di scuola e lavoro. Il paesaggio cambia: le foglie cadono dagli alberi e il sole non scotta più come prima.
Il termine deriva dal latino “autumnus“, che significa “arricchire“, e si riferisce a questa stagione abbondante di raccolti di grano, erbe e frutta che i contadini accumulano alla fine dell’estate e all’inizio dell’autunno.
Autunno astrologico
L’inizio di quello astrologico nell’emisfero nord avviene generalmente tra il 21 e il 23 settembre, raramente tra il 21 e il 24. Questa data varia a causa della differenza nella durata dell’anno e dipende dall’equinozio, che segna l’uguaglianza tra giorno e notte. Questo evento astronomico si verifica due volte l’anno. Il momento dell’equinozio è definito in base alla posizione del sole, quando si trova allo zenit dell’equatore.
La stagione autunnale termina il 21 dicembre, giorno del solstizio invernale. Tuttavia, non ovunque sulla Terra le date dell’autunno coincidono. Nell’emisfero australe, durante il nostro autunno, è primavera, e lì l’autunno si estende dal 21 marzo al 21 giugno.
Autunno meteorologico
Dal punto di vista meteorologico, invece va dal 1 settembre al 30 novembre. Simboli e tradizioni dell’equinozio d’autunno. In Italia, il primo giorno è associato al melograno e alle more, frutti legati a leggende di quel periodo e alla stagione finale dell’estate.
Nei paesi anglosassoni si celebra il Harvest Festival, la festa del raccolto, che onora la tradizione dell’ultimo raccolto. In passato, era un modo di esprimere gratitudine agli dèi pagani per i raccolti di estate. Una celebrazione simile si tiene anche in alcune nazioni dell’Europa continentale.
Molte persone si radunano quel giorno a Machu Picchu, in Perù, per osservare il sole e una particolare roccia. In corrispondenza dell’equinozio, questa pietra non proietta alcuna ombra, guadagnandosi il nome di “luogo che lega il sole”.
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