La tappa 19 del Giro d’Italia si corre giorno 24 maggio 2024 con partenza da Mortegliano ed arrivo a Sappada dopo 157 km.
La Maglia Rosa dei campanili d’Italia è saldamente indossata dal pinnacolo alto 113,20 metri di Mortegliano, il paese a una dozzina di chilometri da Udine da dove prenderà il via la diciannovesima tappa del Giro. Costruito fra 1955 e 1959 dall’architetto udinese Pietro Zanini, fu definito “un dito a indicare Dio” ed è un punto di riferimento visivo per buona pate della pianura. Il campanile dei record è adiacente al Duomo dei Santi Pietro e Paolo: in stile gotico moderno, si presenta come un vasto ottagono monumentale in mattoni, in posizione elevata e misura ben 812 metri quadrati per ottanta di altezza.
All’interno, fra altre opere, la splendida e complessa pala del Martini, capolavoro ligneo friulano rinascimentale (1523-1526). Numeri “fuori scala” per un paese che non conta nemmeno 5.000 abitanti, ma forse proprio per questo ancor più clamorosi. E fonte di curiosità.
Una tranquilla traversata della provincia di Udine porta a San Daniele del Friuli culla del rinomatissimo prosciutto crudo. Sono più di 30 i prosciuttifici attivi nella cittadina e negli immediati dintorni, tutti aderenti al Consorzio del prosciutto di San Daniele che regola rigidamente i processi di produzione. Non solo prosciutto, però.
San Daniele, infatti, custodisce anche notevolissimi tesori artistici. Splendida, per esempio, la Chiesa di Sant’Antonio Abate con il più bel ciclo di affreschi rinascimentali della Regione che le ha fatto guadagnare l’appellativo di Cappella Sistina del Friuli. Oppure la Biblioteca Guarneriana fondata nella metà del XV secolo da Guarnerio d’Artegna allo scopo di tutelare 173 codici manoscritti che aveva copiato o fatto copiare. Il pezzo di maggior rilievo è la cosiddetta Bibbia Bizantina, le cui miniature costituiscono un’interessante commistione tra elementi occidentali e levantini.
Gli appassionati di ciclismo non mancheranno di sostare, a Peonis, davanti alla lapide che ricorda la caduta che nel giugno del 1927 costò la vita al leggendario campione Ottavio Bottecchia, già vincitore di due Tour de France. Da qui si raggiunge in breve Tolmezzo, porta della Carnia, e ci si avvicina alle salite che caratterizzano il finale di giornata.
Lo Zoncolan, per fortuna dei corridori, quest’anno viene solo sfiorato, così il gruppo può affrontare il finale di tappa con le gambe ancora in condizioni accettabili.
L’arrivo a Sappada consente di scoprire una località di montagna di antichissime origini che ha ben saputo preservare le sue peculiarità architettoniche (un tour tra le antiche borgate è certamente consigliabile)e culturali.
Ma questa è anche terra di campioni: di Sappada è Lisa Vittozzi, vincitrice dell’ultima Coppa del mondo di biathlon, ma anche di Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer che in un passato non lontano hanno conquistato medaglie d’oro olimpiche e mondiali nello sci di fondo.
Difficilmente mancheranno in zona traguardo.
LE INFORMAZIONI TECNICHE DELLA TAPPA 19
Si inizia risalendo al valle del Tagliamento toccando San Daniele del Friuli, Forgaria nel Friuli e Peonis. Dopo Tolmezzo inizia la successione di salite che porta all’arrivo. Passo Duron, Sella Valcalda e Cima Sappada da dove una breve discesa porta al traguardo. In salita e discesa si percorrono strade a carreggiata ristretta e caratterizzate da numerose curve.
A circa 5 km si percorre in leggera discesa la ciclabile di Sappada a carreggiata leggermente più stretta della strada. A 2 km si svolta a destra e la strada si impenna (fino 10%) fino a entrare nel centro dove la pendenza continua attorno al 5% fino all’ultimo km dove la strada scende quindi per qualche centinaio di metri fino al rettilineo finale. Retta finale di 400 m su asfalto larghezza 6 metri.
LA CRONO TABELLA DELLA TAPPA 19
LA PARTENZA DELLA TAPPA 18
Dopo le tante salite degli ultimi giorni, la Corsa Rosa torna ad offrire una chance ai velocisti nella Fiera di Primiero-Padova di 178 km.
Il gruppo, forte di 144 unità, è transitato al KM 0 alle 13.14. Non partito il dorsale n° 37 Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team).
I RISULTATI DELLA TAPPA 18
Tim Merlier (Soudal Quick-Step) ha vinto la diciottesima tappa del Giro d’Italia 107, la Fiera di Primiero-Padova di 178 km.
A quindici tappe dal primo successo ottenuto a Fossano, Tim Merlier concede il bis in volata davanti alla Maglia Ciclamino Jonathan Milan. La Fiera di Primiero-Padova è stata una frazione veloce – oltre 47 km/h la media oraria – e con un grande spettacolo di pubblico sulle strade.
Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Jonathan Milan (Lidl-Trek) e Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck).
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) rimane in Maglia Rosa di leader della classifica generale.
LE MAGLIE UFFICIALI
Le Maglie di leader del Giro d’Italia sono disegnate e realizzate da CASTELLI.
- Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
- Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ITA Italian Trade Agency – Jonathan Milan (Lidl-Trek)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) – indossata da Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè)
- Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani, nati dopo il 01/01/1999, sponsorizzata da Eataly – Antonio Tiberi (Bahrain Victorious)
ORDINE D’ARRIVO
1 – Tim Merlier (Soudal Quick-Step) – 178 km in 3h45’44”, media di 47.312 km/h
2 – Jonathan Milan (Lidl-Trek) s.t.
3 – Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
2 – Daniel Felipe Martinez (Bora – Hansgrohe) a 7’42”
3 – Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) a 8’04”
LE DICHIARAZIONI DEL VINCITORE DELLA TAPPA 18
Il vincitore di tappa Tim Merlier ha dichiarato in conferenza stampa: “Ho dimostrato ai critici che ho le gambe per vincere anche nella terza settimana. La vittoria arriva da un grande lavoro di squadra, con Alaphilippe e Lamperti che mi hanno tenuto sempre ben coperto. Ero un po’ troppo dietro ai -2, così ho chiesto a Van Lerberghe di portarmi nelle prime posizioni all’ultima curva a gomito. Ho dovuto lottare per rimontare ma alla fine è andata bene così”.
La Maglia Rosa Tadej Pogacar ha detto: “Oggi è stata una tappa molto veloce, con un finale spettacolare. Sono felice che, andando così forte, abbiamo evitato la pioggia a Padova. Molano non è riuscito a dire la sua anche perchè è stato un finale molto caotico, però si è sacrificato tanto per me negli scorsi giorni. Il mio successo è il successo di tutto il team, e anche lui ne è consapevole. A Roma avrà un’altra chance”.