La tappa 13 del Giro d’Italia si corre giorno 17 maggio 2024 con partenza da Riccione ed arrivo a Cento dopo 179 km.
La tredicesima tappa del Giro non dovrebbe riservare soprese ai corridori. Altrettanto non si può dire per chi segue la corsa, tante sono le occasioni che il percorso offre per soste curiose e interessanti.
Riccione invita al relax balneare sulla sua lunga e profonda spiaggia, ma anche allo struscio lungo il celeberrimo Vale Ceccarini crocevia di mode e tendenze, senza dimenticare una movida che sa essere piacevole anche senza ricorrere a esagerazioni.
Riccione sottolinea la sua lunga tradizione dei ospitalità con numerosi pregevoli esempi di architettura balneare riferibili al periodo fra fine ‘800 e inizi ‘900, che in vario modo riprendono le suggestioni dell’art nouveau, ma anche con il Palazzo del Turismo, datato 1938, la prima struttura sull’Adriatico pensata per la promozione turistica.
Interessante anche la visita di Villa Franceschi, che ospita la Galleria d’arte moderna e contemporanea.
Appena lasciato il mare, il borgo medievale di Santarcangelo di Romagna affascina per le atmosfere d’antan che avvolgono chi si inoltra tra vicoli e piazzetta del centro storico.
Cesena accoglie con la poderosa Rocca Malatestiana (XV secolo): il completo percorso di visita della fortezza porta lungo i camminamenti interni alla cinta muraria, alle antiche prigioni, all’esposizione delle armi da giostra e al Museo dell’Agricoltura.
Vanto della città è soprattutto la Biblioteca Malatestiana, risalente allo stesso periodo della Rocca e rimasta quasi intatta dalla sua fondazione a oggi, tanto da venire riconosciuta nel 2005 “Memoria del Mondo”.
A Faenza, capitale riconosciuta della ceramica artistica fin dal Rinascimento, obbliga a una sosta per visitare il MIC-Museo internazionale delle Ceramiche dove si rimane stupiti ammirando la più estesa raccolta tipologica esistente dedicata a questa antica arte.
E’ ancora un museo davvero particolare quello che richiama l’attenzione a Lugo, la cittadina della Romagna che celebra con una notevolissima esposizione il suo figlio più famoso, quel Francesco Baracca considerato l’asso dell’aviazione italiana durante la Grande Guerra.
Poco distante la cinquecentesca Rocca Estense riporta a un tempo più lontano e rilassa con il suo giardino pensile a cui si accede dal cortile interno.
La corsa attraversa estese aree pianeggianti che si snodano, tra l’altro, in quello che è considerato un piccolo grande modello industriale: ci si trova infatti nella cosiddetta “packaging Valley”, ovvero il distretto delle macchine per l’imballaggio bolognese, ben conosciuto nel mondo visto anche che circa il 90% della produzione è destinato all’estero.
A Cento si fa festa. Domani toccherà al vincitore di tappa e alla Maglia Rosa, ma già agli inizi del Seicento il Guercino aveva dipinto le scene del Carnevale, uno fra i più amati e antichi d’Europa. Siamo fuori stagione, certo, ma vale la pena bloccare fin da adesso l’agenda per partecipare alla prossima edizione.
Nell’attesa si visita la Rocca (XIV secolo). Gli interni, completamente restaurati, presentano ambienti di pregio artistico o di interesse storico, come la stanza del camino, la cappella, la sala della trifora, le cannoniere, le prigioni.
Si brinda al passaggio del Giro in Piazza del Guercino, il salotto di Cento, sulla quale si affacciano due importanti edifici porticati di grande valore storico e artistico, il Palazzo del Municipio e il Palazzo del Governatore.
LE INFORMAZIONI TECNICHE DELLA TAPPA 13
Tappa completamente piatta attraverso la pianura emiliano-romagnola. Si percorrono strade prevalentemente rettilinee con carreggiata di larghezza variabile, intervallate dai centri abitati dove sono presenti i consueti ostacoli al traffico.
Ultimi km praticamente piatti se si esclude il ponte sul fiume Reno che costituisce l’unico dislivello del finale. Alcune ampie curve portano al rettilineo d’arrivo di 450 m su asfalto larghezza 8 metri.
LA CRONO TABELLA DELLA TAPPA 13
I 193 km che separano Martinsicuro da Fano (Tappa 12) sono ricchi di insidie con i Muri Marchigiani che trasformeranno la tappa in una piccola Classica.
Il gruppo, forte di 154 unità, è transitato al KM 0 alle 12.36. Non partito il dorsale n° 144 Fabio Jakobsen (Team DSM-Firmenich Post NL).
I RISULTATI DELLA TAPPA 12
Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) ha vinto la dodicesima tappa del Giro d’Italia 107, la Martinsicuro-Fano di 193 km.
Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers) e Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck).
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) rimane in Maglia Rosa di leader della classifica generale.
LE MAGLIE UFFICIALI
Le Maglie di leader del Giro d’Italia sono disegnate e realizzate da CASTELLI.
- Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
- Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ITA Italian Trade Agency – Jonathan Milan (Lidl-Trek)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) – indossata da Simon Geschke (Cofidis)
- Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani, nati dopo il 01/01/1999, sponsorizzata da Eataly – Antonio Tiberi (Bahrain Victorious)
ORDINE D’ARRIVO
1 – Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) – 193 km in 4h 07’44”, media di 46,743 km/h
2 – Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers) a 31″
3 – Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck) a 32″
CLASSIFICA GENERALE
1 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
2 – Daniel Felipe Martinez (Bora – Hansgrohe) a 2’40”
3 – Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) a 2’56”
LE DICHIARAZIONI DEL VINCITORE DELLA TAPPA 12
Il vincitore di tappa Julian Alaphilippe ha dichiarato in conferenza stampa: “E’ un giorno fantastico, che ricorderò per sempre anche per come è arrivata questa vittoria.
E’ stata una tappa pazza, non era nei piani di rimanere davanti solo con Mirco Maestri, e anche il mio DS Bramati mi aveva consigliato di desistere.
Ho visto che però io e Mirco collaboravamo bene e ho deciso di insistere nell’azione.
Avevo paura che Narvaez potesse rientrare nel finale quindi ho spinto al massimo fino ai 500 metri. Sono arrivato al Giro con una buona condizione e ho interpretato la corsa fin dal primo giorno con passione e grinta.
Ho passato dei momenti complicati, ma dentro di me sapevo che sarei tornato a vivere giornate come quella di oggi. E’ stato emozionante vedere l’affetto che mi hanno riservato tutti, dal pubblico ai miei avversari”.
La Maglia Rosa Tadej Pogacar ha detto: “Non direi che sono sorpreso dall’azione della Bahrain, piuttosto mi sono sentito sollevato perchè così il mio team è potuto rimanere a ruota senza sprecare troppe energie.
Il percorso oggi era molto bello ed il tempo è passato in fretta. E’ una tappa che mi è piaciuta molto, con un gran vincitore”.