Tolstoj, la novella del Maestro “Cosa fa vivere gli uomini”

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“Cosa fa vivere gli uomini” la novella del Maestro Tolstoj

Nella vita di ciascuno di noi, spesso, esiste un’opera musicale, un film o un’opera d’arte che rappresenta un pezzo importante del nostro bagaglio culturale.

Da alcuni mesi, mi frulla costantemente nella testa la seguente domanda: quale libro o racconto potrebbe diventare il mio preferito? La risposta l’ho trovata in un breve racconto, scovato qualche anno fa all’interno degli inserti culturali di Repubblica, risalenti alla fine degli anni ’90.

Nonostante non mi identifichi in quella tipologia di lettore accanito, nel senso elitario e intellettuale del termine, ritengo che una novella del 1885 dello scrittore russo Lev Tolstoj, sconosciuta per lo più ai lettori “nazional-popolari”, sia un’autentica gemma letteraria.

Si tratta del racconto dal titolo “Cosa fa vivere gli uomini”.

Quindi non abbiate timore di incappare in una sorta di “corazzata potiomkin” fantozziana, tutt’altro.

Lev Tolstoj, i suoi racconti

Nelle pagine del maestro russo Lev Tolstoj, possiamo leggere un racconto intriso di profonda riflessione sulla vita umana e sul suo significato. “Cosa Fa Vivere gli Uomini” non è soltanto una narrazione, ma un invito alla contemplazione, un viaggio nel cuore dell’esistenza umana, in cui il protagonista, come in una sorta di viaggio interiore, scopre le vere radici della vitalità umana.

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Per non spoilerare la trama ed invitare a leggere , la storia si può riassumere negli eventi di un sarto e sua moglie, Semen e Matrena, nella fredda Russia di fine 800, che vivono una vita semplice e modesta. Un giorno, incontrano un misterioso vagabondo, Michàil, che chiede lavoro e rifugio. Nonostante la loro situazione modesta, decidono di accoglierlo e dargli lavoro.

La storia si sviluppa intorno agli eventi che seguono questa decisione e alla rivelazione finale del vero significato della compassione e della vita stessa.

Grazie allo sconosciuto vagabondo, Semen comprenderà “Cosa fa vivere gli uomini”.

Il racconto si svolge in un contesto semplice e quotidiano, ma le sue implicazioni sono profonde e universali. Tolstoj ci mostra come anche nelle situazioni più difficili e dolorose, la gentilezza e la generosità possono trasformare le nostre vite e quelle degli altri.

La narrazione è fluida e coinvolgente, caratterizzata dallo stile inconfondibile di Tolstoj, che riesce a toccare il cuore del lettore con parole semplici ma potenti.

La lezione del maestro

La lezione di Tolstoj risuona ancora oggi con una forza e una chiarezza straordinaria. In un’epoca segnata dalla superficialità e dalla ricerca ossessiva del consumo, il suo messaggio ci ricorda l’importanza di ritrovare il senso della nostra esistenza nelle cose semplici e autentiche.

In conclusione, questa novella non si limita a essere un semplice racconto frutto della penna del maestro Lev Tolstoj, ma si configura come un viaggio spirituale che sollecita ognuno di noi a meditare sul reale significato dell’essere e sulle priorità che orientano il nostro percorso.

È un inno alla bellezza della semplicità, alla generosità del cuore umano e alla ricerca di un’esistenza autentica e significativa.

Da leggere assolutamente.

Author: Stefano De Crescenzo

Napoletano classe 86 , musicista, dopo una laurea a pieni voti in economia presso l'Università degli studi di Napoli Federico II svolge il praticantato come dottore commercialista a Napoli proseguendo il suo percorso lavorativo in Emilia Romagna per svolgere la professione di consulente finanziario presso una grande azienda pubblica. Dopo quasi cinque anni (2014-19) ed una gavetta piena di storie ed umanità, dal 2019 ed attualmente lavora a Roma come Fiscalista presso la stessa azienda e consegue un master universitario di secondo livello. Appassionato di storia ,scienza, arte e cultura ma soprattutto di musica, si cimenta da sempre, nello studio professionale della chitarra con esibizioni dal vivo e registrazioni per artisti della scena musicale Napoletana ed Emiliana, partecipando a diversi concorsi e festival nazionali. Ufficiale Volontario del Corpo militare della Croce Rossa italiana, Socio Siedas, scopre da qualche tempo la bellezza della scrittura collaborando per testate e magazine online . Dal Luglio 2021 è Giornalista Pubblicista, iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania.