Oggi 8 marzo viene celebrato con grande entusiasmo la Festa Internazionale della Donna e la loro lotta per l’uguaglianza dai circoli femministi: numerose “manifestazioni” vengono programmate per attirare l’attenzione sugli attuali problemi delle donne e per migliorare sempre di più le attuali condizioni di lavoro e di vita.
Le Origini dell’8 marzo Festa della donna
La storia della Festa della donna risale al XIX secolo, cade il giorno 8 marzo per ricordare un terribile evento che accadde nel marzo del 1857.
Ovvero, le lavoratrici di una fabbrica di abbigliamento a New York organizzarono uno sciopero per protestare contro le condizioni in cui sono state costrette a lavorare e per la protesta, il proprietario dell’azienda inveì contro di loro bloccando le porte dando fuoco alla fabbrica .
La prima volta la festa della donna fu celebrata il 20 febbraio 1908 negli Stati Uniti.
La storia della Festa in Italia
La Festa della donna fu introdotta nel 1922 su iniziativa del Partito Comunista, veniva svolta la prima domenica dopo l’anniversario del rovesciamento dello zarismo russo.
All’inizio del XX secolo, i gruppi strettamente femministi vennero alla ribalta e dopo la fine della guerra mondiale, l’8 marzo 1945, due attiviste dell’Unione Donne Italiane – Rita Montagnana e Teresa Mattei – decisero di organizzare una marcia in onore delle donne.
Mimose – il fiore simbolo per la Festa della donna
L’anno successivo la marcia del 1945 le attiviste proposero la mimosa come simbolo della festa e nacque la tradizione di regalare così i gialli mazzi di mimose.
Le opinioni su questo argomento sono divise.
Alcune fonti affermano che tre attivisti dell’UDI ebbero l’idea di rendere la mimosa un simbolo di questa festa.
La scelsero per le sue caratteristiche, cioè la pianta che cresce spontaneamente in natura, ha fiori delicati, ma è un arbusto forte che riflette al meglio lo spirito del movimento femminista.