Un grido di protesta no al biomostro.
L’impianto contro cui oggi protestiamo e da due anni stiamo combattendo è un Biodigestore Anaerobico di che dovrebbe trattare 110 mila tonnellate di umido, urbano e industriale. Impianto che una cordata di imprenditori vorrebbe costruire nel territorio di Gricignano di Aversa.
Questo è un territorio devastato. Siamo in piena Terra dei Fuochi, in cui, grazie a decenni di mala gestione del ciclo dei rifiuti e grazie a patti criminali tra politica- industrie- ecomafie sono sorti innumerevoli siti di trattamento e smaltimento di rifiuti.
Creando danni alla salute alle popolazioni, che subiscono continui miasmi e la continua crescita malattie oncologiche e gravi.
Il progetto in questione presenta numerose criticità che vanno in contrasto con il delicato ambiente circostante. Un tale impianto non può sorgere qui e tanto meno essere gestito a scopo imprenditoriale.
In questa vicenda, chi di doveva non ha voluto prendere in considerazione la delicata situazione sanitaria in cui viviamo già senza la realizzazione di questo MEGA biodigesotre.
Non si capisce perché il piano dell’impiantistica pubblica sia completamente arenato, mentre si accelera per questo impianto privato generato da una “discutibile” speculazione imprenditoriale.
Oggi protestiamo anche contro la Regione Campania, gli enti e la politica che non stanno adeguatamente difendendo la salute e la vita di noi cittadini. A nostro avviso è stato, frettolosamente e impropriamente riaperta la conferenza dei servizi prima ancora prima della definizione che gli enti giudiziali preposti (TAR) si sia pronunciato sul ricorso del proponente al diniego di febbraio scorso.
Non condividiamo e non accettiamo i pareri positivi di VIA, ASL e ARPAC. Pareri che non tengono per nulla in conto delle forti criticità evidenziato scaturite da questo insediamento.
Criticità documentate scientificamente e tecnicamente. Uni per tutti ricordiamo, lo studio dell’istituto superiore di sanità commissionato dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, da dove si evince che Gricignano di Aversa è uno dei 38 comuni della Terra dei Fuochi identificato a rischio a causa della presenza di impianti di gestione di rifiuti illegali.
Non vogliamo essere vittima di una politica locale distratta e inadeguata che non sappia difendere la terra e i cittadini che amministra. Chiediamo alla Provincia di Caserta e la Regione Campania di attuare la programmazione di impiantistica pubblica arenata da anni.
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