Vangelo e Meditazione della XVI Domenica del T.O. ANNO C

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Vangelo e Meditazione della XVI Domenica del T.O. – ANNO C a cura di Don Giacomo Equestre.

Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore

Dal Vangelo secondo Luca 10,38-42

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.

Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.

Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».

Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Parola del Signore

Meditazione

Il Vangelo di oggi ci aiuta a capire cosa significa essere discepoli di Gesù, e ci pone due atteggiamenti totalmente diversi di due sorelle: Marta e Maria.

Marta sembra essere la primogenita, la padrona di casa che accoglie Gesù. Il suo stesso nome deriva dall’ebraico mar, che significa appunto signore, padrone.

Maria, la sorella minore, le lascia tutte le responsabilità della casa e si mette ai piedi di Gesù per ascoltarlo.

Immaginiamo la scena: c’è Gesù in casa; Maria sta con Lui, ne ascolta la Parola, gli fa compagnia, cosa che in genere facevano gli uomini, mentre invece le donne erano dedite ai servizi; e così Marta si adopera in cucina, unicamente preoccupata del pranzo da preparare!

La sua unica preoccupazione è il da fare, è il fare bella figura davanti a Gesù!

D’altronde, avere in casa un Maestro conosciuto come Lui, non era cosa da poco e si sa, in un piccolo paese, le voci girano…

Dunque bisogna tirar fuori le cose migliori, preparare tante pietanze … cose tutte che richiedono molti servizi.

Ma quasi dimentica di aver accolto in casa una persona, e che persona!

Quante volte anche noi facciamo così, dando priorità alle cose da fare e non al fare attenzione alle persone che ci stanno vicino?

E così l’avere Gesù in casa diventa una sorta di esame da superare …

Spesso è anche così nella nostra vita: viviamo tutto con ansia come se ogni cosa fosse un esame da superare, nel cui esito c’è in gioco il nostro valore.

Facciamo tantissime cose, ma non sempre per amore: molte volte alla sottile ricerca dell’autogratificazione.

E guai se quella piccola cosa va male o non è accolta: viene meno persino la nostra autostima!

E sovente anche nei confronti del Signore, siamo più preoccupati di cosa fare per Lui, che non di accogliere ciò che Lui dice e fa per noi, come invece ci insegna a fare Maria.

Basti pensare quanti la domenica dicono: ma sì, il Signore lo sa che devo fare tante cose, poi a Messa ci vado un’altra volta …

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Author: Don Giacomo Equestre